Fondi PNRR, una rete di servizi digitali a disposizione dei cittadini della Sardegna

Una interessante iniziativa è stata presentata dalla Regione Sardegna in questi giorni, tutto parte dai fondi PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) che messi a disposizione dell’Unione Europea consentiranno anche in Sardegna di attivare una rete di servizi digitali o punti di facilitazione di servizi digitali per tutti i cittadini dei comuni che saranno coinvolti, vediamo di che si tratta.

Il progetto Rete dei servizi di facilitazione digitale” si propone come una nuova opportunità educativa rivolta a giovani e adulti che mira a sviluppare le competenze digitali di base richieste per il lavoro, la crescita personale, l’inclusione sociale e la cittadinanza attiva, come definite nel quadro europeo DigComp.

L’obbiettivo è quello di rendere la popolazione europea competente e autonoma nell’utilizzo di
Internet e dei servizi digitali
erogati dai privati e dalla Pubblica Amministrazione, abilitando un uso
consapevole della rete e fornendo gli strumenti per beneficiare appieno delle opportunità offerte dal
mondo digitale.

Le attività che caratterizzano i punti fisici dove verranno erogati i servizi di facilitazione digitale sono:

  • La formazione/assistenza personalizzata individuale (cd. facilitazione), erogata generalmente su prenotazione o a sportello, per accompagnare i cittadini target nell’utilizzo di Internet, delle tecnologie e dei servizi digitali pubblici e privati, partendo dalle esigenze specifiche e dalle competenze di partenza;
  • La formazione online, anche in modalità di autoapprendimento e asincrona, attraverso l’accesso in autonomia ai materiali già disponibili nel catalogo delle risorse formative sul sito web di Repubblica Digitale o realizzati ad hoc, promuovendo percorsi personalizzati;
  • La formazione in gruppi (in presenza e con canali online) attraverso micro-corsi utili a supportare i cittadini in applicazioni/esercitazioni, risoluzione di problemi pratici ed eventuali approfondimenti con il fine di massimizzare la formazione sincrona. In questo caso il facilitatore può strutturare le attività in modo mirato, stimolando proattivamente il coinvolgimento dei cittadini anche sulla base dei test di autovalutazione e delle risorse formative disponibili sul sito web di Repubblica Digitale.

Queste tre tipologie di servizi possono essere variamente attivate e declinate a livello operativo presso ciascun punto di facilitazione digitale, ad eccezione del servizio di assistenza personalizzata individuale (o facilitazione) che deve essere in ogni caso garantito in ciascun presidio.

Grazie ai servizi forniti dai punti di facilitazione digitale i cittadini che vorranno usufruire di questi servizi vengono accompagnati e formati, sulla base delle loro specifiche esigenze e competenze di partenza al progressivo utilizzo autonomo e consapevole:

● di Internet e delle tecnologie digitali (ad esempio su temi come la protezione dei dati personali
e la verifica dell’autenticità delle informazioni);
● dei principali servizi digitali pubblici resi disponibili online (come ad esempio quelli relativi
all’identità digitale, all’anagrafe e allo stato civile – inclusi i certificati online, alla piattaforma
notifiche, ai servizi sociali ed educativi, ai servizi sanitari e al fascicolo sanitario elettronico, ai
servizi di mobilità, alle piattaforme di partecipazione);
● dei principali servizi digitali privati (come ad esempio quelli relativi alle videoconferenze, agli
acquisti di prodotti e servizi, alla formazione, all’utilizzo della posta elettronica, dei social
network e delle app di messaggeria istantanea).

Particolare attenzione viene prestata all’adozione di modelli di apprendimento differenziati per età.
I modelli tradizionali che si concentrano solamente sull’apprendimento dei giovani non sono altrettanto
efficaci quando applicati alla formazione degli adulti. La chiave è portare gli adulti in un luogo di
apprendimento attivo, applicando metodologie didattiche mirate per età e profilo di utilizzo dei servizi
online e offline, e quindi in tal senso considerare le specificità relative a concetto di sé, esperienza di
utilizzo, disponibilità ad apprendere nuovi concetti e strumenti, orientamento all’apprendimento e
motivazione interna.

Al fine di costituire la “Rete di servizi digitali” che abbiamo descritto e analizzato l’Assessorato regionale degli Affari generali ha pubblicato una manifestazione di interesse finalizzata all’individuazione di 88 punti di facilitazione digitale nei comuni con meno di 3.000 abitanti o nell’aggregazione fra comuni della Sardegna di cui almeno uno con meno di 3.000 abitanti.

Ricapitolando l’iniziativa prevede attività finalizzate ad accrescere il livello di preparazione e a sviluppare maggiori competenze digitali da parte dei cittadini, in modo che possano raggiungere il livello di base definito secondo il modello europeo “DigComp 2.2”, che definisce le competenze digitali minime richieste per il lavoro, lo sviluppo personale, l’inclusione sociale e la cittadinanza attiva con il fine ultimo di consentire loro un approccio consapevole alla realtà digitale e alla equa fruizione dei servizi on line offerti dalle amministrazioni pubbliche.

Ogni comune interessato può presentare domanda singolarmente o in forma associata. Le domande presentate in forma associata dovranno obbligatoriamente allegare l’atto di designazione dell’ente capofila.

rete di servizi digitali

Aggiornamento di Agosto 2023

I soggetti sub-attuatori dovranno presentare la domanda entro le ore 24.00 del 3 Luglio 2023, Il nuovo termine è fissato alle ore 23:59 del 18.09.2023. Rimangono invariate le modalità operative descritte nel bando, la domanda va inoltrata tramite Pec all’indirizzo: innovazione@pec.regione.sardegna.it

Tutta la documentazione per presentare domanda e ulteriori informazioni sono disponibili sul sito ufficiale della Regione Sardegna a questo indirizzo.

Fonte: Dipartimento per la Trasformazione DigitaleRegione Sardegna

Scritto da: 

Fabio, classe 1993, Nerd fino al midollo, cresciuto tra videogame, computer, e apparecchi elettronici, sempre alla ricerca di novità in campo digitale. Diplomato come Perito Informatico e Programmatore, lavoro nel campo ICT e ho una certa esperienza nel mondo della tecnologia, dell’informatica e delle telecomunicazioni.

2 commenti su “Fondi PNRR, una rete di servizi digitali a disposizione dei cittadini della Sardegna”

  1. Sei un grande leggo sempre le Tue novità. Le ricevo su e -mail e non le cancello ogni tanto ci rivado per ricordare. Buon lavoro ciauuuu

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