Il Castello di Bosa è forse uno dei più fedeli all’originale, e anche uno dei più grandi per estensione, le torri, le mura, gli interni, i portali e gli edifici sono per lo più intatti e in ottimo stato (considerando l’età), molto di quello che è stato eretto nel medioevo è arrivato sino a noi.
La fortezza chiamata anche di Serravalle è stata edificata nel XIII secolo sulla collina omonima dalla famiglia Toscana dei Malaspina, il colle e il maniero si affacciano sul borgo e sulla città di Bosa ma cosa più importante anche sulla fertile vallata che viene irrigata costantemente dal Temo, l’unico fiume navigabile della Sardegna.
La posizione non è stata scelta a caso dall’antica famiglia, la fortificazione consentiva il controllo di una vasta area, il mare, la vallata, il fiume, i boschi e le colline circostanti, si potevano prevenire molti attacchi e la difesa era più che discreta.
Quello che oggi possiamo vedere a Bosa però non è stato realizzato solo grazie a quella sola famiglia, come per tutti gli altri punti strategici in Sardegna anche questa area ha visto succedersi tante casate, tra tutti i Turritani ed ovviamente gli Arborea (dal 1317 alla fine del Quattrocento) ed Aragonesi che si sono impossessati del castello dalla famiglia originale nel 1323, tutti comunque hanno apportato delle modifiche.
All’interno il castello presenta una ampia piazza d’armi, il giardino tutto intorno, tanti resti di edifici tra cui la residenza Signorile fortificata e non ultima una piccola chiesa, cappella palatina del castello. All’interno della stessa sono presenti una serie di affreschi di vita religiosa risalenti al Trecento. Le ultime modifiche significative all’intera struttura risalgono a fine ottocento quando il torrione principale di 20 metri insieme ai camminamenti di guardia vennero restaurati completamente.
Questo è l’ultimo che ho visitato e nonostante sia molto bello e molto ben conservato non mi ha attirato fino in fondo come gli altri, alla fine mi ha dato l’impressione che ci sia poco da scoprire nell’area, forse perchè preferisco le aree più rurali e selvagge, o forse perchè è molto visitato sia dai turisti che dagli addetti ai lavori e quindi non ha tutto quel fascino di mistero che ti da una struttura semi-abbandonata.
Se vogliamo la cosa che preferisco di più è la sua perfetta integrazione con l’area urbana di Bosa, rimasta in larga parte come allora, un vero e proprio borgo medievale, casette colorate e variopinte, passaggi e strettoie anguste, botteghe artigiane e tutto quello che richiama il periodo, anche la sua posizione comunque è una delle migliori, regala veramente un fantastico paesaggio!
All’interno delle mura gli archeologi sono sempre alla ricerca di nuovi indizi e nuove verità, speriamo di saperne di più a breve!
Se volete anche voi visitare il castello e vi trovate da quelle parti vi consiglio di controllare il sito web ufficiale della cooperativa che gestisce la struttura e le visite guidate, arrivarci è facile, una volta arrivati a Bosa dalla Marina o dall’entroterra le indicazioni in città non mancano, dal parcheggio per le auto è presente la lunga scalinata originale per arrivare nella porta principale ad est
Qua sotto altre foto della mia visita e la mappa Google con tutte le indicazioni!
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