cavo sottomarino

Cavo sottomarino in fibra ottica in Sardegna, il Progetto Terabit si integra alla rete digitale del mediterraneo

Proprio un anno fa abbiamo avuto modo di parlare del Progetto Terabit e anche della “autostrada” digitale o cavo sottomarino in realizzazione nel mediterraneo, la Rete “BlueMed”.

Il Progetto Terabit è nato per rendere più veloce ed efficiente la collaborazione e lo scambio di informazioni tra le comunità scientifiche italiane, grazie alle connessioni e infrastrutture in fibra ottica tra i centri di elaborazione dati e le sedi scientifiche. GARR-T è l’infrastruttura di rete a supporto dell’istruzione e della ricerca in Italia. L’infrastruttura sarà potenziata con collegamenti a capacità fino al terabit per secondo, raggiungendo aree geografiche complementari a quelle già coperte attraverso altri interventi, riducendo il digital divide per la comunità della ricerca. Il capofila dell’infrastruttura è il Consortium GARR, in questo progetto rappresentato dall’INFN – Istituto Nazionale di Astrofisica.

Per aiutare lo sviluppo del progetto è avvenuta l’acquisizione di una “porzione” del cavo sottomarino “BlueMed” di proprietà di Sparkle (TIM), segna il primo passo verso la completa integrazione della rete dell’università e della ricerca della Sardegna nella dorsale nazionale GARR, unendo così la rete sarda al resto della rete di ricerca sul territorio nazionale.

La Rete “BlueMed” attualmente in realizzazione nel Mare Mediterraneo, l’Italia ha un ruolo fondamentale.

Tecnicamente la Rete scientifica GARR vuole assicurarsi che il mondo della ricerca e dell’Università siano strettamente collegati tra loro, per questo è stato pensato di usufruire di queste nuove reti con cavo sottomarino in fibra ottica, da un lato un doppio collegamento dedicato in Sardegna ad uso esclusivo per la ricerca scientifica consentirà una rapida trasmissione dei dati, che ricordiamo, sono molto esosi in termini di risorse e la loro elaborazione non è una cosa banale. Dall’altro lato abbiamo però anche una maggiore ridondanza e affidabilità a livello mondiale per poter competere con le altre reti di ricerca scientifiche esistenti.

I nuovi collegamenti con cavo sottomarino di telecomunicazioni non solo potranno supportare le esigenze delle numerose infrastrutture di ricerca e laboratori presenti in Sardegna ma si potrà anche puntare con maggiore forza sulla candidatura dell’area di Sos Enattos per ospitare l’Einstein Telescope nella Provincia di Nuoro, la futura infrastruttura di cui abbiamo già parlato e che sarà realizzata in Europa dedicata alle onde gravitazionali, un rivelatore di terza generazione 10 volte più sensibile rispetto a quelli attualmente esistenti.

Con questi nuovi progetti di espansione la rete GARR-T vanterà un aumento di 5.000 km di fibra ottica, per una capacità complessiva di circa 40 Terabitb per secondo in tutta Italia.

Ricordiamo che il Progetto Terabit è finanziato dal PNRR e con INFN e OGS come proponenti e CINECA e GARR come partner, sta realizzando un’infrastruttura di ricerca digitale che integra una rete ad altissime prestazioni con risorse HPC e calcolo distribuito per metterla a disposizione di tutta la comunità scientifica.

Massimo Carboni, Chief Technical Officer di GARR:

“Grazie alla tecnologia open cable, che offre la possibilità di gestire liberamente un’ampia gamma di spettro anziché singoli segnali ottici, questo nuovo ponte digitale in fibra ottica eliminerà la distanza dell’isola creando un’integrazione senza interruzioni tra l’infrastruttura GARR-T nella penisola e quella della Sardegna, realizzando di fatto una rete ottica unitaria su tutto il territorio nazionale. Quella di oggi è la prima pietra dell’espansione di GARR-T, che sarà completata entro il 2025 e fornirà una connettività fino a 400 Gbps”.

Mauro Campanella, coordinatore scientifico del progetto TeRABIT:

“Siamo orgogliosi di presentare oggi questo primo risultato concreto” ha commentato “Stiamo realizzando un’infrastruttura di ampio respiro, perfettamente armonizzata agli altri interventi in corso finanziati dal PNRR. Una volta operativa, la nuova connessione avvicinerà infrastrutture e ricercatori della Sardegna ai sistemi di calcolo HPC di TeRABIT e alle risorse di ICSC, il Centro Nazionale di Ricerca in HPC, Big Data e Quantum Computing in fase di installazione su tutto il territorio nazionale”. 

Fonte: Consorzio GARR

Scritto da: 

Fabio, classe 1993, Nerd fino al midollo, cresciuto tra videogame, computer, e apparecchi elettronici, sempre alla ricerca di novità in campo digitale. Diplomato come Perito Informatico e Programmatore, lavoro nel campo ICT e ho una certa esperienza nel mondo della tecnologia, dell’informatica e delle telecomunicazioni.

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