Il Terzo Bando Infratel per la Banda Ultra Larga in Sardegna

Come già anticipato nell’articolo precedente sul via alla Consultazione per il Terzo Bando del 2 Ottobre scorso, Infratel ha rilasciato importanti aggiornamenti su quelle che saranno le aree e i comuni destinati a far parte del suo 3° Bando per la copertura della Banda Ultra Larga, bando che riguarda 3 Regioni Italiane: Sardegna, Puglia e Calabria.

Bando che ricordo ricade nell’ambito della Strategia Italiana per la Banda Ultralarga, approvata con deliberazione del Consiglio dei Ministri il 3 marzo 2015. Il Ministero dello Sviluppo Economico intende dare avvio al completamento del piano di investimenti per il sostegno allo sviluppo delle reti a banda ultra larga in Italia, al fine di soddisfare gli obiettivi fissati dall’Agenda Digitale Europea entro il 2020. Infratel Italia ha quindi avviato l’iter e deciso di sottoporre a Consultazione Pubblica il documento: “Piano degli investimenti mediante intervento diretto nelle aree a fallimento di mercato delle regioni Calabria, Puglia e Sardegna”.

Al 31 Ottobre 2017 gli operatori di rete e telefonici interessati e che in queste Regioni hanno degli interessi o infrastrutture in gioco, devono presentare ogni informazione sugli interventi già effettuati  alla data di presentazione e quelli che hanno pianificato per i prossimi tre anni, e che forniscono o forniranno servizi di accesso in fibra ottica o simile, almeno con una velocità almeno di 30 Mbps e 100 Mbps o superiore, che comprendono quindi tutte le ultime tecnologie in campo: VDSL, VDSL2, VDSL E, G.Fast, Vectoring e FWA – Fixed Wireless.

Il Piano per il Terzo Bando

Infratel con questo ultimo aggiornamento ha voluto rilasciare anche il Piano Definitivo per gli investimenti nelle aree delle 3 Regioni, per andare più nel dettaglio l’infrastruttura finanziata interamente con risorse pubbliche di Puglia, Sardegna e Calabria dovrà essere in grado di offrire:

  • Nelle aree bianche raggruppate nel c.d. Cluster C, servizi di connettività idonei a garantire in modo stabile, continuativo e prevedibile, ad ogni cliente nel 70% delle UI (Unità Immobiliari), una velocità di connessione pari ad almeno 100 Mbit/s in downstream e ad almeno 50 Mbit/s in upstream; ad ogni cliente nel rimanente 30% delle UI, una velocità di connessione pari ad almeno 30 Mbit/s in downstream e ad almeno 15 Mbit/s in upstream;
  • Nelle aree bianche raggruppate nel c.d. Cluster D, servizi di connettività idonei a garantire in modo stabile, continuativo e prevedibile ad ogni cliente, nella totalità delle UI, una velocità di connessione pari ad almeno 30 Mbit/s in downstream e ad almeno 15 Mbit/s in upstream.

Per comprendere meglio come Infratel si sta muovendo metto a disposizione i documenti sono stati caricati sul ufficiale e che riguardano specialmente gli operatori impegnati nella Consultazione.

Per quanto riguarda la Sardegna sul file XLS possiamo analizzare i seguenti dati, sappiamo che l’intervento sull’isola riguarda 77 Comuni, gli stessi che erano stati esclusi dai primi interventi che erano stati avviati e sono tutt’ora in corso da parte Regionale. Ma c’è di più, infatti da queste aree emerge la volontà chiara e netta di andare a completare, così come descritto sul piano, le aree/comuni in cui sono intervenuti operatori privati (in parte) oppure dove non era possibile per la Regione intervenire direttamente.

A parte i veri e propri comuni, analizzando la maggior parte delle aree infatti emergono specialmente quelle più disabitate o comunque molto periferiche e di campagna, che rientrano nelle “Case Sparse” o nelle frazioni. Nel file si può notare questa distinzione nelle colonne: “Case Sparse” o “Ammissibilità al piano pubblico Secondo Consultazione Pubblica 2015/2016”  in cui l’area può risultare a “completamento”.

Oltre ai codici identificativi poi troviamo le coordinate con Latitudine e Longitudine per individuare su una mappa l’area che effettivamente sarà l’oggetto dell’intervento, poi anche informazioni su: UI (Unità Immobiliari) quindi case e abitazioni, Unità Locali (Edifici Pubblici) e la Popolazione Residente, tutto riferito al Censimento ISTAT 2011.

Documenti pubblicati sul Sito Infratel

Tecnologia FTTC o FTTH? Chi vincerà?

Il terzo bando è ancora nella fase di consultazione ma ci si chiede già chi sarà il vincitore, è chiaro che dopo i primi due bandi vinti da Open Fiber la strada sembra spianata per la società Enel però visto il lotto più piccolo rispetto alle tante regioni presenti negli altri progetti pubblici ci potrebbe essere qualche sorpresa.

Premesso che, chiunque vincerà dovrà rispettare il piano redatto da Infratel, come già detto più volte dal lato della tecnologia è chiaro che se dovesse vincere Open Fiber, le aree di intervento verrebbero coperte per la quasi totalità con tecnologia FTTH (Fiber to the Home), e quindi la fibra arriverebbe fino all’Unità Immobiliare, permettendo di raggiungere direttamente clienti, imprese ed edifici pubblici con un servizio ed una velocità molto elevate.

Lo schema delle Infrastrutture previste da Open Fiber

Bisogna capire però se la fibra della società Enel sarà compatibile anche nelle aree a completamento dove gli operatori ci hanno già messo le loro infrastrutture, come accade per i comuni già coperti da TIM -Telecom Italia per esempio, anche perchè OF sembra costruirà da zero le sue infrastrutture “ignorando” quelle esistenti. Dalle ultime indiscrezioni comunque sembra che la volontà sia quella di includere successivamente anche la trasformazione dei territori coperti in FTTC (Fiber to the Cabinet) in FTTH per non lasciare indietro le aree precedentemente coperte, le cosiddette “nuove aree bianche”.

La Regione Sardegna nei suoi piani aveva già anticipato che la copertura della fibra ottica sarebbe stata del 100% del territorio con almeno 30Mbps, mentre all’85% con almeno 100Mbps, la società che si aggiudicherà il tutto dovrà sicuramente tenere conto anche di questo in fase di lavori.

Per quanto riguarda tutti i lotti OF è intenzionata a completare i lavori entro Gennaio 2021. La strada per raggiungere gli obbiettivi purtroppo non è tutta in discesa, ci sono molte difficoltà e ostacoli da superare, la FTTH è una tecnologia che richiede molto tempo e molte autorizzazioni per i lavori che si scontrano con i lunghi tempi della burocrazia.

Proprio in questo frangente Infratel all’Assemblea ANCI 2017 ha tenuto un confronto pubblico per fare il punto sulla situazione della copertura in Italia e sui problemi dei tempi e delle autorizzazioni.

A breve inserirò tutte le informazioni delle aree del Terzo Bando anche sulla mappa interattiva.

Fonte: Infratel Italia (www.infratelitalia.it)

Scritto da: 

Fabio, classe 1993, Nerd fino al midollo, cresciuto tra videogame, computer, e apparecchi elettronici, sempre alla ricerca di novità in campo digitale. Diplomato come Perito Informatico e Programmatore, lavoro nel campo ICT e ho una certa esperienza nel mondo della tecnologia, dell’informatica e delle telecomunicazioni.

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