Come molti di voi sapranno la settimana scorsa a Cagliari, nel distretto fieristico, si è tenuto un evento molto importante sul tema del lavoro, il Sardinian Job Day, una fiera tutta sarda, partita nel 2016 e che anche quest’anno il 24 e 25 Gennaio ha fatto del capoluogo un importante tavolo di incontro tra le imprese, anche nazionali ed internazionali, e giovani aspiranti lavoratori che devono entrare nel mondo del lavoro perchè in cerca di primo impiego o disoccupati.
I numeri della fiera organizzata dall’ASPAL (Agenzia Sarda per le Politiche Attive del Lavoro) e dalla Regione Sardegna sono stati importanti, più di 20.000 presenze in soli due giorni, 6.000 colloqui di lavoro per oltre 160 aziende iscritte con un proprio stand. Qua tutti i numeri.
All’evento oltre ai ragazzi e alle imprese erano presenti anche le istituzioni sarde e nazionali, che nel primo giorno hanno tenuto conferenze al centro congressi, tra questi il Presidente della Regione Francesco Pigliaru e il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti.
Il Presidente della Regione Pigliaru: “I ragazzi in questo giorno si mettono in gioco e sono attivi in un mondo del lavoro che è cambiato rispetto agli anni passati, oggi il lavoro richiede molte più competenze, diciamo spesso che i 10 lavori più cercati oggi, 10 anni fa non erano conosciuti. E’ importantissimo vedere migliaia di giovani che si orientano e capiscono che gli servirà una certa competenza digitale piuttosto che un’altra.”
Come dice Pigliaru i 10 lavori più cercati oggi non esistevano fino a 10 anni fa e secondo una previsione il 65% dei bambini che frequentano ora le scuole elementari faranno un lavoro che ancora non esiste. Oggi il mondo del lavoro quindi si muove a forte velocità rispetto al passato, il mondo moderno impone competenze digitali e alta tecnologia per poter arrivare a coprire dei profili professionali adeguati alle richieste e alla domanda delle imprese, specialmente quelle in questo settore, ma non solo, le nuove tecnologie sono presenti oramai ovunque e in tutti i settori.
Anche la giunta era presente alla fiera, su questo tema sono intervenuti l’Assessore del Lavoro Virginia Mura e della Programmazione Raffaele Paci alla conferenza:“Innovazione digitale e impatto sul mercato del lavoro: competenze digitali e mismatch”.
Mura commenta: “Stiamo adeguando il sistema della formazione professionale alle nuove esigenze di un mercato del lavoro che corre veloce e che è in continua evoluzione, per questo stiamo puntando sulle competenze digitali per formare nuove figure professionali da impiegare nei settori dell’ICT e delle nuove tecnologie, già attraverso il programma Green & Blue Economy, e attivando nuovi strumenti come l’assegno formativo digitale. Stiamo anche intervenendo sulla formazione digitale trasversale, per favorire l’allineamento delle competenze dei lavoratori affinché siano in grado di reinserirsi nei nuovi processi produttivi.”
Raffaele Paci aggiunge: “La Sardegna in questa sfida può giocare un ruolo di primo piano: siamo un’isola poco popolata ma abbiamo a disposizione tecnologie che hanno cambiato tutto, che ribaltano l’orizzonte fisico delle produzioni con l’internet delle cose. Il mondo è cambiato ma la rivoluzione digitale che ci coinvolge ci permette di restare qui e di esportare in tutto il mondo, di far conoscere la nostra identità, la nostra storia millenaria, i beni culturali e le tradizioni, pensandole in modo completamente diverso per attrarre sempre più turisti ma anche imprese. La prospettiva è industria 4.0, siamo stati una delle primissime regioni a partire: il mondo è cambiato, ma i giovani sardi devono sapere che c’è posto anche per loro”.
Due giornate che sicuramente sono state molto orientate verso il mondo digitale, è chiaro che con le nuove tecnologie non cambia solo la vita quotidiana ma anche il mondo del lavoro, ed è molto importante che si punti su questi settori per poter aiutare i giovani ad orientarsi e a capire quali competenze gli servono e soprattutto quali richieste delle imprese sarde e non si troveranno davanti. Tantissime infatti le imprese che hanno ricercato anche alla fiera giovani con competenze digitali e nel settore ICT (Information and Communication Technology).
Anche il sistema lavoro della Regione sembra stia cambiando e sia sempre più orientato verso le nuove tecnologie, la creazione di nuovi progetti e misure attive a tema tutto digitale fanno ben sperare.
Molti sicuramente in soli due giorni non saranno riusciti ad arrivare alla assunzione e si saranno fermati solo al colloquio con le imprese, o forse nemmeno, ma ci saranno stati sicuramente tanti altri ragazzi che sono riusciti ad ottenere un risultato, comunque sia questo incontro tra la domanda e l’offerta è molto importante, va ovviamente coniugato con delle politiche anche regionali più incisive ma bisogna sicuramente essere coscienti del fatto che il mondo del lavoro si muove alla stessa velocità del mondo tecnologico e digitale. Bisogna saper adeguare le proprie competenze e conoscenze al cambiamento in atto, chi si ferma è perduto.
E’ vero che è un mercato molto difficile ma se si guardano i dati la situazione è molto più rosea rispetto a 3-4 anni fa, la disoccupazione in Sardegna è scesa di ben 4 punti percentuali, passando dal 19% del 2014 al 14,6 del 3° Trimestre del 2017, grazie specialmente alle misure, contributi e agevolazioni messe in campo per favorire le assunzioni, la Regione Sardegna proprio sul tema ha annunciato alla fiera di voler puntare ancora di più sulle decontribuzioni per le imprese che assumono.
Ecco una sintesi delle due giornate del Sardinian Job Day:
La prima giornata del Sardinian Job Day (Cagliari 24 gennaio 2018)
Ecco com'è andata la prima giornata del Sardinian Job Day!
Pubblicato da ASPAL – Agenzia Sarda per le Politiche Attive del Lavoro su Mercoledì 24 gennaio 2018
La seconda giornata del Sardinian Job Day (Cagliari 25 gennaio 2018)
La seconda giornata del Sardinian Job Day!
Pubblicato da ASPAL – Agenzia Sarda per le Politiche Attive del Lavoro su Giovedì 25 gennaio 2018