Speciale: Regione Sardegna, Infratel e TIM, accordo per l’accensione della fibra ottica

L’accordo era nell’aria e nel weekend c’erano state anche alcune anticipazioni, d’altronde già due settimane fa TIM aveva svelato la pianificazione per l’attivazione una trentina di comuni in Sardegna facenti parte degli interventi diretti Infratel e in cui i lavori di posa della fibra ottica per le reti a Banda Ultra Larga erano già stati completati.

Già annunciato anche sulle nostre pagine social, ieri è arrivato un importante e atteso accordo che vede protagonisti tutti e tre insieme Regione Sardegna, Infratel e TIM – Telecom Italia, arriva quindi una vera svolta per l’accensione delle reti a Banda Ultra Larga in fibra ottica cd. “spente”, che cioè non erano ancora state rese operative con la connettività necessaria.

Il Piano di Copertura e Attivazione è stato illustrato oggi, a Villa Devoto, nella Sala “Emilio Lussu”, dal Presidente Francesco Pigliaru, insieme agli assessori degli Affari Generali e degli Enti Locali, Filippo Spanu e Cristiano Erriu, da Carlo Filangieri, Responsabile Wholesale Operations di TIM e da Maurizio Decina, presidente di Infratel, società in house del ministero dello Sviluppo Economico a cui sono affidati i cantieri nei comuni.

 

Si conferma quindi la volontà di TIM – Telecom Italia di procedere, per i primi mesi del prossimo anno, all’attivazione dei comuni coperti dai fondi pubblici, comuni che ricadevano nelle cosidette “aree bianche” a “fallimento di mercato”, che erano state individuate dalla Regione Sardegna nel 2015 in base ad un primo accordo siglato con il Ministero dello Sviluppo Economico, con 56 milioni di euro la Regione aveva dato inizio alla realizzazione delle reti in fibra ottica in 296 comuni su 377 totali in Sardegna.

Queste aree necessitavano dell’intervento pubblico per poter portare le nuove reti in fibra ottica, ciò nonostante comunque il pubblico non può attivare nessuna rete, solo un operatore di telecomunicazioni può eseguire questo passaggio, come già spiegato ampiamente.

Il nuovo piano coinvolge direttamente 252 comuni su 296, a partire da Gennaio 2019 ed entro il primo semestre del 2020. Sinora i comuni sardi con reti sottoposte alle procedure di collaudo sono oltre 100, infrastrutture e reti che sono praticamente pronte quindi per l’attivazione. La previsione di TIM entro la fine del mese di Marzo 2019, è quella di arrivare ad avere le reti già operative e attivate in 80 comuni dell’isola, entro il 30/06 in 186, ed entro il 1° semestre del 2020 in 252, qua sotto potete vedere la slide con le coperture di rete, comune per comune.

Infratel mi ha comunicato che i tecnici sono già al lavoro per un elenco dei comuni dettagliato e aggiornato, non abbiamo informazioni certe da Marzo 2018 sullo stato di ciascuno.

La restante parte di 44 comuni sarà coperta con successivi accordi, si ipotizza sempre con TIM, per arrivare ad avere tutti i 296 comuni del Bando iniziale coperti e attivi. In ogni caso TIM ha assicurato e promesso di attivare tutte le aree entro e non oltre il 2020, che poi sarebbe il termine ultimo per rispettare i termini dell’Agenda Digitale Europea.

Copertura di Rete e Attivazione Fibra entro il 2020 comune per comune

Le prime attivazioni pianificate per Gennaio 2019

A conferma questo nuovo ed importante accordo anche ieri sera TIM ha indicato nei suoi file di aggiornamento (pubblicati ogni Lunedì qui) la pianificazione di ulteriori 3 comuni, oltre ai 30 già pianificati da TIM per Gennaio 2019, a parte Pula e Portoscuso pianificati privatamente, gli altri sono tutti sempre facenti parte dell’intervento pubblico Infratel.

Comuni e aree pianificate da TIM – Telecom Italia

Le conferme sul lato tecnico

Quando si parla di fibra ottica e banda ultra larga si rischia di andare molto nel tecnico, ma la domanda più ricorrente è sicuramente una quando si arriva al momento dell’attivazione, specialmente tra i “non addetti ai lavori”: A che velocità andremo con queste nuove reti?

La risposta ci arriva direttamente da TIM che nella conferenza stampa e nei suoi comunicati ufficiali conferma quanto già avviene nei comuni già attivi o completati privatamente, che attualmente ammontano a 49 in Sardegna.

Da lato tecnico ci saranno poche differenze rispetto a quanto avviene già oggi nei comuni coperti con fondi privati, TIM in Sardegna è stata la prima ad intervenire in grosse città come Cagliari e Sassari già dal 2014, i passaggi per portare la Banda Ultra Larga riassumendo sono questi in ogni città o comune:

  1. TIM porta la sua fibra ottica, o esistente da piani pubblici o privati, alla sua centrale telefonica (solitamente una per ogni comune.
  2. Una volta portata la fibra ottica alla centrale, questa deve essere smistata alle varie centraline di strada, i cosidetti “Armadi Ripartilinea” o ARL, per poter erogare un servizio di VDSL (evoluzione di ADSL).+
  3. A questo punto nel caso di utilizzo di tecnologia/modello FTTC ( Fiber to the Cabinet) o FTTN (Fiber to the Node) e cioè (Fibra fino all’Armadio o Nodo) il percorso del cavo di ultima generazione finisce qui, per poi continuare tradizionalmente con un cavo/doppino in rame. Su questo armadio si installa un modulo VDSL che potrà erogare la banda internet richiesta.
  4. Nel caso invece di tecnologia FTTH (Fiber to the Home) o FTTB (Fiber to the Building) e quindi (Fibra fino a Casa o all’Edificio), il percorso continuerà direttamente sino all’utenza principale.
  5. A quel punto il cliente o utente potrà richiedere e sottoscrivere un abbonamento telefonico/internet per la propria casa o impresa, sia a TIM che ad altri operatori “in affitto”.

In tutte e due i casi ci sono i pro e i contro, ovviamente la soluzione migliore per logica è quella della FTTH, che, tramite infrastruttura ottica installata a casa, arriva sino al modem dell’utente. La scelte di una di queste due tecnologie ovviamente influenza la velocità a cui andrà ogni singola utenza.

L‘intervento diretto di Infratel che in questi anni ha interessato la Sardegna ha agito in due diversi modi, uno è quello di coprire capillarmente la maggioranza dei comuni e dei centri abitati, arrivando a coprire (entro il 2020) un totale di 1.200 armadi di strada, il che significa che si è scelto il modello della FTTC, solo fibra fino agli armadi. Mentre per gli edifici pubblici quali (scuole, case di cura, ospedali, municipi e enti pubblici) si avrà un collegamento diretto in fibra ottica FTTH.

Cavi in Fibra Ottica

L’attivazione annunciata da questo accordo come già detto non sarà diversa, i tecnici specializzati faranno i collegamenti opportuni in tutti gli armadi, installando in ciasuno di essi un modulo VDSL che utilizzerà la banda che arriva dalla fibra ottica (Regione Sardegna/Infratel) per poi poterla fornire a tutte le utenze collegate.

Sono previsti poi diversi interventi di completamento che effettueranno Infratel e TIM in contemporanea, in mancanza per esempio di collegamenti tra centrali telefoniche o infrastrutture essenziali come le dorsali tra comuni per poter rendere le nuove reti operative, ma si tratterà di casi sporadici in quanto il grosso dei lavori sarà già preventivato. TIM per questo aspetto e per le attivazioni ha messo sul piatto di tasca propria ulteriori 25 Milioni di euro.

Tornando a possibili limiti e disturbi, non si deve spaventare nessuno, è vero che questa tecnologia è limitante e può comportare dei problemi, ma bisogna considerare il balzo in avanti che si ha rispetto alla vecchia e superata tecnologia ADSL.

Come già detto TIM ha confermato anche in questo nuovo accordo di voler procedere, per ogni singola utenza collegata all’armadio, di erogare una banda di 200 Megabit al Secondo, il limite più grosso di questa soluzione è di fatti la distanza e la lunghezza della linea, più si è vicini all’armadio e la linea è corta più si andra veloce e teoricamente si potrebbe avere il massimo della banda erogata. Mentre al contrario se si è molto distanti dall’armadio con il modulo VDSL attivo, si farà maggiore fatica a ricevere alte velocità, anche se comunque ci sarà sempre un vantaggio rispetto allo stato attuale, specialmente per le aree sarde in digital divide, ferme addirittura a 640 Kb/s per utenza.

Bisogna poi considerare che per la maggioranza dei comuni stiamo parlando di agglomerati urbani molto piccoli, quindi ridotte distanze dal singolo o doppio armadio installato nelle vie del centro abitato, e poche utenze che potrebbero creare disturbi.

Facciamo un esempio concreto, analizzando anche questa tabella che ci mostra le velocità legata alla distanza e lunghezza della nostra linea dal punto di interesse (Armadio o Nodo VDSL).

 

 

FTTC/FTTN

Siamo una utenza telefonica VDSL che ha una lunghezza di linea (non aerea) distante dall’armadio 500m, partendo da una banda erogata a 0m dall’armadio ripartilinea, tralasciando eventuali disturbi, rumori di fondo (elettromagnetici) o linee/cavi molto vecchi potremmo andare tranquillamente ad una velocità pari o superiore a circa 70-80 Megabit, un bel salto di qualità comunque rispetto ai max (se arrivano) 20 Mega di una ADSL.

FTTB/FTTH

In questo caso che viene chiamato anche VDSL 2 non c’è da analizzare nessuna lunghezza di linea, perchè la fibra ottica arriva direttamente sino all’utenza, eliminando totalmente disturbi e perdite di pacchetti dati internet, ovviamente anche qui la linea deve essere ben installata e collaudata ma difficilmente si scenderà a velocità inferiori ai 200 Megabit per Secondo, si potrà teoricamente arrivare a 1 Gbps e oltre.

 

TIM ci mostra le sue architetture di Rete

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Punto tecnico su ADSL e VDSL


Monopolio di TIM?

Girando sui forum e su internet ho notato qualche commento perplesso su questo accordo appena firmato tra TIM, Regione Sardegna e Infratel, molti, per ragioni più o meno condivisibili infatti non apprezzano che sia arrivata proprio TIM ad attivare le nuove reti pubbliche (di proprietà statale per 20 anni dalla posa), e si parla già di un nuovo monopolio.

Ma facciamo un passo indietro per analizzare meglio la situazione, all’inizio di questo anno, se ricordate bene anche qui su Sardegna Digital abbiamo evidenziato come la Regione e Infratel, abbiano verificato la disponibilità di tutti i maggiori operatori telefonici italiani, proprio ad incominciare da aziende come Tiscali, Fastweb, Vodafone e Wind-3, TIM arrivò ultimo a quei colloqui organizzati dalla Regione.

Nessuno di loro (eccetto TIM) però ad oggi ha dato la disponibilità ad attivare le reti pubbliche in fibra ottica, perchè proprio in virtù del fatto di evitare nuovi monopoli si era deciso, ed è così tutt’ora, di rendere disponibili le infrastrutture di rete a tutti, quindi è evidente che le alternative c’erano, ma sono stati gli stessi interessati a non occuparsene.

E’ chiaro che una visione così sarebbe troppo semplicistica, bisogna anche ricordare comunque che TIM, in Italia, ma soprattutto in Sardegna le infrastrutture di rete, se non per piccole percentuali minoritarie, in maggioranza sono in mano a TIM, basti pensare a centrali telefoniche, dorsali in fibra ottica tra le province e le città più grandi e tutti gli armadi ripartilinea di cui abbiamo parlato, oltre ai propri tecnici.

Ovvio che per un piccolo operatore non sarebbe stato facile ottonere dei risultati ma le cose sarebbero potute comunque cambiare con un maggiore sforzo da parte loro, non ci è dato sapere le ragioni del rifiuto (e si vedrà in futuro se questo continuerà ad essere vero) ma è abbastanza ipotizzabile.

In ultimo non dimentichiamoci che TIM se vogliamo avrà un monopolio soltanto “temporaneo”, come da legge dovrà comunque rendere disponibili le insfrastrutture per gli operatori che ne faranno richiesta, in affitto, proprio come avviene ora per la tecnologia ADSL, per quanto riguarda la parte delle infrastrutture, mentre per la fibra ottica la cosa sarà gestita da Infratel, per i primi due anni con costi di affitto pari a 0, proprio per incentivare l’accensione.

Quindi chi vorrà fare un abbonamento lo potrà fare prima di tutto con TIM, che è il principale attore, ma poi una volta che tutti gli operatori faranno richiesta per avere accesso alle reti, l’abbonamento internet potrà essere effettuato anche con le altre compagnie.

Confrontando le attuali offerte di TIM nei riguardi della XDSL o VDSL in Fibra Ottica FTTC, per i costi di aggiornamento al singolo utente non ci saranno grosse differenze rispetto alla situazione attuale con l’ADSL.

Proprio questo punto infatti, svelato poche settimane fa, potrebbe aver fatto accellerare TIM su questa importante e grossa attivazione per la Sardegna, cosa che fino a 3-4 mesi fa sembrava molto improbabile, a detta della stessa società telefonica.

Documenti utili e Link Utili

Nelle prossime settimane seguiranno sul sito approfondimenti e articoli con tutte le nuove informazioni sul tema, per gli elenchi dei comuni e gli aggiornamenti su un particolare comune fate riferimento alla mappa interattiva in home, i nuovi dati saranno aggiornati non appena disponibili. Ho in sperimentazione una nuova mappa più dettagliata!

Fonti: Regione SardegnaInfratelTIM / Telecom Italia

Scritto da: 

Fabio, classe 1993, Nerd fino al midollo, cresciuto tra videogame, computer, e apparecchi elettronici, sempre alla ricerca di novità in campo digitale. Diplomato come Perito Informatico e Programmatore, lavoro nel campo ICT e ho una certa esperienza nel mondo della tecnologia, dell’informatica e delle telecomunicazioni.

10 commenti su “Speciale: Regione Sardegna, Infratel e TIM, accordo per l’accensione della fibra ottica”

  1. Ciao.
    Mi pare di aver capito che la Regione Sardegna abbia stretto accordi con Tim per la fibra limitando così la possibilità ad altri operatori vedi Open Fiber di portare la fibra FTTH molto meglio di quella FTTC.
    Ma la mia perplessità sta nel fatto che a Bosa la fibra è presente già da oltre un anno e ci sono zone dove la velocità arriva a malapena a 30 meg, in alcuni casi anche più inferiori, senza contare problemi tecnici di vario genere( vedi cavi in rame deteriorati) perché la distanza dal cabinet è elevata, stando così le cose, la vedo difficile che Tim provveda a sistemare anche queste zone o c’è qualche spiraglio all’orizzonte.

    1. Ciao Aldo,

      Assolutamente no, la Regione facendo questo accordo dello scorso anno con TIM non ha limitato nessuna possibilità che arrivi o meno Open Fiber,si può discutere sul fatto o meno che il piano Regionale (iniziato nel 2014) potesse essere migliore ecc ma si sta arrivando ad una copertura veramente molto buona dell’intera isola, il tutto con fondi pubblici e una distrubuzione equa dei servizi di connetività a Banda Ultra Larga.

      In tutte le cittadine così come anche a Bosa arriverà sicuramente in futuro Open Fiber, o con fondi privati oppure con i fondi pubblici per completare o migliorare proprio le zone particolari che hai citato, che fanno cioè fatica a raggiungere gli obbiettivi di velocità di connessione ad internet!

      I problemi tecnici (a parte la distanza) per le reti FTTC (Fibra mista rame) devono essere risolti con l’operatore di appartenenza, se all’esterno, se all’interno della propria abitazione devono essere verificati tutti gli impianti, si possono recuperare tanti Megabit.

  2. Ma io ho notato che sul sito bandaultralarga.it il mio comune (posada) risulta in attivazione la 30 mb entro il 2019. Il comune è tra quelli in copertura con il famoso terzo bando, ora anche io ho le idee confuse. sai darci lumi?
    lasciar fuori 44 mi sembra un criterio scellerato

    1. Ciao Luca 🙂

      Stando agli ultimi dati pubblicati questi giorni sul sito BandaUltraLarga.it a Posada risulta per l’anno prossimo intervento privato di copertura e intervento pubblico entro il 2° Semestre del 2020.

      Quei 44 comuni indicati nell’accordo del 26 Novembre in Regione tra cui anche Posada verranno attivati secondo accordi successivi, per il Terzo Bando l’affidamento, come indicato da Infratel verrà dato entro l’anno, e ci sono certezze sul fatto che sarà Open Fiber a effettuare i lavori.

      Quindi ricapitolando a Posada per il momento ci sarà con certezza l’intervento di Open Fiber, bisognerà vedere se quell’intervento privato (presumibilmente TIM) averrà come indicato l’anno prossimo, sto studiando una mappa interattiva più chiara dove si troveranno tutte queste informazioni 🙂

  3. Sarebbe interessante capire sulla base di quale criterio 44 comuni sono rimasti senza pianificazione e quindi resteranno senza attivazione almeno fino al 2021 nonostante l’infrastruttura sia già posata e in fase di collaudo

    1. Ciao Gigi 🙂

      Il tuo è già stato completato ed è incluso in quei 44 comuni? Purtroppo non ci è dato saperlo, ma sappiamo bene che orma la palla in mano ce l’ha TIM, Infratel e la Regione non hanno potuto fare altrimenti a questo punto, gli altri operatori hanno risposto negativamente. L’attivazione di 252 comuni, seppur lasciandone fuori altri (per ora) è comunque un buon risultato nell’immediato.

      Ricorda comunque che in ballo c’è anche il Terzo Bando Infratel che secondo le ultime indiscrezioni andrà in mano ad Open Fiber.

      1. Ciao Fabio

        Innanzitutto grazie per lo straordinario lavoro compiuto nel realizzare e tenere aggiornato questo blog, lo seguo con estrema attenzione.
        Sappiamo che Telecom e gli altri privati non sarebbero intervenuti se non dietro l’intervento della regione.
        Il mio comune dovrebbe essere prossimo al collaudo, ma come si fa a realizzare un infrastruttura adesso e lasciarla ferma per almeno due anni, col rischio di rotture accidentali, danneggiamenti e obsolescenza?
        Sarebbe stato piu logico negoziare un affidamento in blocco dei comuni piu’ redditizi e quelli con meno utenti invece che lasciare fuori questi ultimi.
        Perche’ la regione, con la sua pianificazione, non ha dto priorita’ alle localita’ senza nessun servizio di banda larga disponibile mentre buona parte di quelle prossime alla copertura avevano gia’ un servizio ADSL?
        Nei 44 dimenticati, i pochi slot mini”ADSL” a 640Kbps (banda larga?) sono esauriti da anni e bisogna inseguire una tacca instabile di segnale 4G che rende quasi impossibile anche la normale navigazione, figuriamoci se si deve farne un uso professionale!
        D’altra parte i platfond di traffico dati cellulare vengono venduti a caro prezzo dallo stesso operatore, quindi il sospetto e che si voglia continuare a propinare servizi wireless per la gente deve aggiornare il suo profilo sui social invece della banda larga che serve a chi lavora.
        Si parla tanto di fermare l’abbandono delle aree del centro Sardegna ma mi pare che con le azioni si vada in senso opposto.

        Saluti

        1. Buongiorno Gigi, grazie, mi fa piacere che apprezzi il lavoro che c’è dietro 🙂

          Su eventuali rotture o danneggiamenti non mi preoccuperei, non è sicuramente all’ordine del giorno, fortunatamente i cavi in fibra ottica sono posizionati al di sotto del manto stradale e a meno di ulteriori tagli sono al sicuro 😉

          La Regione potrà aver sbagliato sui tempi e sui lavori, ma le attivazioni riguardano solo ed esclusivamente TIM, è stata lei a decidere nell’accordo del 26 Novembre quali comuni verranno attivati, la logica di copertura se presente è ignota, anche perchè ci sono sia comuni molto piccoli sia comuni abbastanza grandi.

  4. Ciao, scusa ancora per il disturbo ma si sa qualcosa per l’attivazione della fibra a Simaxis visto che nella mappa è rimasta in lavorazione, grazie.

    1. Ciao Matteo 🙂

      Figurati, nessun problema! Purtroppo ancora no, temo che l’inserimento del comune nel nuovo Bando di Gara Infratel abbia allungato i tempi e bisogna attendere che sia concluso, a giudicare dalle mappa rilasciate dalla Regione in questa conferenza stampa comunque Simaxis sarà attivato entro e non oltre Marzo 2019 😉

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