Huawei non si ferma mai, anche in Sardegna continua il suo percorso per portare le sue tecnologie e le sue conoscenze in materia digitale sull’isola.
Questa settimana, a Roma, durante il Forum PA c’è stato un avanzamento nel Protocollo di Intesa firmato dalla Regione Sardegna e la multinazionale Huawei, settore ITC Academy, precisamente con l’ASPAL, l’Agenzia Sarda per le politiche Attive del Lavoro.
Questa academy è un programma di partnership non profit che coinvolge università ed enti pubblici in tutto il mondo. Gli studenti che sono coinvolti in questo progetto hanno la possibilità di conseguire certificazioni tecniche e migliorare quindi le loro competenze ICT (Information and Communication Technology), si punta a favorire ovviamente il mercato del lavoro che richiedere sempre più queste competenze specifiche.
“Si tratta di uno strumento con il quale possiamo aiutare i giovani e i meno giovani, che vogliono trovare un’occupazione nel mondo digitale, ad acquisire nuove competenze utili al loro inserimento nel mondo del lavoro”
Massimo Temussi, Direttore Generale ASPAL.
Del mondo Huawei nel resto del pianeta se ne parla tantissimo, ma non perchè è una grossa multinazionale delle telecomunicazioni e della tecnologia, o perchè è una realtà che si sta affermando ovunque, ma per le vicende legate alle presunte violazioni di privacy, spionaggio industriale e ingerenze della Cina che controllerebbe la società, e quindi i suoi dispositivi (smartphone, apparecchi telefonici, ecc) e se ne servirebbe per poter spiare gli altri paesi, gli USA in primis. Vedi ultima notizia.
Fortunatamente in Sardegna si continua senza problemi il lavoro iniziato dalla Giunta Regionale guidata dall’ex Presidente Francesco Pigliaru, si punta ad essere la prima Smart Region dell’Europa, piano ambizioso ma anche l’attuale amministrazione vuole andare verso questa direzione, il commento del neo Assessore al Lavoro Alessandra Zedda conferma questa tendenza:
“La Regione deve intervenire puntando sulla formazione continua e di qualità, e l’accordo siglato con Huawei academy va in questa direzione. Anche le nostre università devono essere al passo con il mercato del lavoro, aumentando i corsi in ambito tecnico e ingegneristico per formare i lavoratori digitali del domani, che siano in grado di occuparsi dei settori emergenti: dall’intelligenza artificiale, all’economia circolare e all’internet delle cose. Lo sforzo dunque deve essere globale, per un nuovo approccio delle politiche del lavoro che guarda al digitale, partendo dalla formazione.”
Anche Huawei crede molto nel progetto e nelle aziende italiane:
“Questa iniziativa risponde alle esigenze di competenze digitali del mondo imprenditoriale, in particolare nel campo delle Smart City”
Dice Liu Huibo, General Manager Enterprise Business Group Huawei Enterprise Italia.
Fonti: Regione Sardegna – Huawei Italia