Nell’ambito del progetto sul Patrimonio Culturale – Sardegna Virtual Archeology la Regione Sardegna e l’Assessorato alla Pubblica Istruzione ha attivato da questo mese la distribuzione alle scuole medie e superiori della Regione di oltre 40 mila supporti digitali costituiti da pen drive USB contenenti ricostruzioni 3D, video documentari, panorami a 360 gradi e altre esperienze di realtà virtuale immersiva, in alta definizione e in cinque lingue, di 17 dei siti culturali più importanti della Sardegna.
Tra i siti di interesse culturale e patrimoniale della Sardegna, che vanno dall’Età Pre-Nuragica all’Età Medievale, e ricostruiti in salsa digitale, troviamo il villaggio nuragico di Barumini, le aree archeologiche di Tharros e Monte Sirai, il Castello medievale di Monreale o il Palazzo di Baldu.
I contenuti multimediali, cui si aggiungono guide dei siti e dei territori e altri approfondimenti testuali e iconografici, tutti basati su fonti archeologiche, storiche ed archivistiche, sono stati realizzati avvalendosi di referenti scientifici delle Università di Cagliari e Sassari ed oltre trenta esperti di comunicazione digitale.
Una significativa selezione di tutti questi contenuti, in alta definizione e multilingue, è resa disponibile anche su supporti digitali costituiti da pen-drive USB utilizzabili da comuni postazioni informatiche, comprese le Lavagne Interattive Multimediali (LIM) in dotazione agli istituti scolastici della regione. L’iniziativa prosegue l’attività di diffusione dei risultati del progetto, che ha previsto anche l’installazione di totem multimediali interattivi in 36 musei e siti archeologici della Sardegna.
La consegna dei supporti digitali alle scuole che hanno aderito all’iniziativa si svolgeranno nei prossimi giorni coinvolgendo, in primo luogo, gli istituti scolastici della provincia di Oristano, Nuoro e Cagliari, proseguendo poi con il restante territorio regionale.
L’Assessore alla Pubblica Istruzione e ai Beni Culturali, Andrea Biancareddu, commenta l’iniziativa voluta dal suo assessorato:
“Abbiamo ritenuto che la distribuzione all’interno delle singole classi delle scuole medie e delle scuole di secondo grado della Sardegna di questi contenuti digitali possa concretamente avvicinare gli importantissimi siti interessati dal Progetto “Patrimonio Culturale – Sardegna Virtual Archeology” a scolari e studenti. Fino a che non sarà finalmente possibile tornare in sicurezza nei luoghi reali a causa dell’attuale emergenza pandemica, i ragazzi avranno così l’opportunità di visitarli e scoprirli in modo virtuale”.
“Ringrazio – ha concluso Biancareddu – i dirigenti scolastici degli Istituti che hanno voluto accogliere il nostro invito ad essere il punto di raccordo con il territorio al fine di assicurare la più ampia ed efficace distribuzione di tali supporti digitali e che si sono resi disponibili a realizzare con il proprio personale, nelle rispettive aree di competenza, l’assegnazione e la diffusione dei contenuti nelle singole classi.”
Fonte: Regione Sardegna