I videogames e l’E3 2017 di Los Angeles

Si è chiusa la scorsa settimana la più importante fiera in ambito videoludico, che si tiene ogni anno a Giugno a Los Angeles, molti, anche i non “addetti ai lavori” ne avranno sentito parlare sicuramente, perchè non si tratta di un’evento ristretto e riservato a pochi.

Negli anni la fiera è riuscita ad espandersi sempre più dal 1995 quando c’è stata la prima edizione, prima il punto di riferimento per il mondo della tecnologia e nello specifico caso dei videogiochi a livello mondiale era il Consumer Electronic Show (a Las Vegas in inverno, a Chicago in Estate), telefoni cellulari, computer, videoregistratori, telecamere, televisori, ma anche l’European Computer Entertaiment Show a Londra. Essendo una fiera dedicata a 360° al mondo della tecnologia in generale ai videogiochi veniva dato un ruolo molto marginale.

Visto il crescente interesse e l’accrescimento del mercato videoludico nel 1995 al Convention Center di Los Angeles si tenne la prima edizione dell’E3 (Electronic Entertaiment Expo), organizzato oggi dall’Entertainment Software Association (ESA), fin dal primo anno fu un successo incredibile, riuscendo a far confluire più di 50.000 visitatori da tutto il mondo, di fatti è una ottima vetrina per gli sviluppatori software e dai publisher nel settore dei videogiochi per poter presentare le novità riguardo allo sviluppo dei videogames, presentazione di nuovi prodotti e titoli, tanto software, nuovo hardware ed anche novità nel campo tecnologico ed informatico.

All’Electronic Entertaiment Expo si sono visti susseguirsi (e si vedono tutt’ora) tantissimi colossi dell’intrattenimento digitale, Nintendo, Sony, Microsoft in primis ma anche importanti sviluppatori di videogames come Ubisoft, Electronic Arts, Activision, Sega ma anche tanti altri più o meno piccoli, questi attori hanno saputo dare negli anni davvero tanto spettacolo, ad ogni presentazione annuale escono tantissime novità ed in alcuni casi si tratta di vere e proprie rivoluzioni, pensiamo solamente alla presentazione dei titoli per la Playstation oppure delle console portatili Nintendo, oppure ancora dell’Xbox che è entrata a fiancheggiare i due rivali storici.

Negli anni ci sono stati molti alti e bassi, e tanti cambiamenti nello svolgimento della fiera stessa, alcuni anni sono stati molto deludenti, la critica (mass media e videogiocatori) talvolta sono rimasti parecchio delusi e la fiera in alcuni anni ha veramente rischiato di finire male, annunci e presentazioni sbagliate, sotto tono e con contenuti ignorati o di basso livello ed essendo nei primi anni un’evento un pochino più ristretto e riservato si è pensato più recentemente di estendere gli eventi e le presentazioni a tutti, non solo a chi si occupa professionalmente del settore (come possono essere produttori hardware oppure publisher) ma anche agli utenti finali, videogiocatori, appassionati e soprattutto Nerd, tantissimi Nerd.

Sfortunatamente io come nerd non ho mai partecipato, non sono mai stato negli Stati Uniti (per il momento) figuriamoci ad andare in una fiera che si tiene dell’altra parte del paese in California! Fortunatamente però il tutto si può seguire anche comodamente da casa grazie alle notizie ma anche alle dirette che gli stessi organizzatori degli eventi, ma anche per i media nel settore dei videogiochi mettono a disposizione tutto il possibile.

Interviste, notizie, dirette streaming e video, immagini, tutto praticamente in tempo reale e a disposizione di tutti. Seguo sempre tutti gli anni gli eventi che si tengono in questi giorni, la maggior parte, ma a dire la verità essendo un nerd abbastanza particolare mi interesso di determinate presentazioni.

Per saperne di più sulla storia dell’Electronic Entertaiment Expo voglio condividere con voi un Punto Doc, un documentario realizzato dai fantastici ragazzi di Multiplayer.it, uno dei siti di videogiochi più importanti in Italia.

In primis mi interesso delle presentazioni che riguardano il mercato del PC e dell’Informatica, occasione in cui si tiene il PC Gaming Show, videogiochi legati esclusivamente al mercato del Computer, periferiche hardware da gioco, tanti nuovi titoli (escludendo categoricamente il genere troppo fantasy) e prediligendo invece strategici in tempo reale, simulatori, giochi d’azione e d’avventura, titoli indie, e altre piccole perle che trattano fortemente la narrativa in game. Avendo una mente molto aperta comunque sono comunque sempre pronto a provare tutto.

Non disprezzo comunque anche le console da gioco, nonostante attualmente possieda una Xbox 360 e una Playstation 4 seguo entrambe le correnti di pensiero (Microsoft VS Sony), non sono un’amante dell’eterna rivalità e lotta tra le due casate come molti.

La massa comunque rimane ferma e salda su titoli che mi interessano ben poco, sempre interessante seguire tutto e le novità che meno si adattano alla mia passione per i videogiochi ma negli anni scorsi ho visto ben poco che potesse attirarmi a tal punto da pensare ad acquistare nuovi titoli.

Passando invece a quest’anno e all’E3 2017 ho visto veramente un netto miglioramento, da parte di tutti, specialmente a differenza dell’anno scorso, credevo ormai che il mercato avesse preso una brutta piega, tantissimi videogiochi fantasy, strani, troppo futuristici, che hanno una storia in single player (singolo giocatore) molto limitato del tutto assente per dare molto spazio al multiplayer, cosa che può essere fondamentale è utile in certi titoli (dipende anche dal tipo) ma non in tutti, e troppi titoli di stampo mobile dedicati ai cellulari.

Le conferenze di Microsoft, Sony e Nintendo, ma anche in parte di Ubisoft ed Electronic Arts invece in questo Giugno sono state molto interessanti, ecco i titoli che mi hanno fatto cambiare totalmente idea.

Tropico 6 (PC, PS4, Xbox One)

“Hello Tropicans! I accept the nomination for another presidential term! I will make Tropico even greater, even bigger and even better! Vote for El Presidente, vote for Tropico 6…or Else!”

Così esordisce El Presidente nel nuovissimo e divertentissimo trailer di propaganda del nuovo capitolo di simulazione strategica Tropico, (vi ricorda qualcuno?) serie di videogiochi che sin dal primo capitolo ci mette nei panni del Presidente (o dittatore) più famoso del Mar dei Caraibi. El Presidente sa come guidare la propria nazione sperduta in mezzo all’oceano e tenerla in perfetto ordine, dalla gestione diretta e personale dalla costruzione degli edifici e delle infrastrutture alla promulgazione delle leggi, il controllo delle elezioni e dell’amministrazione tropicana a 360°, l’opposizione a questo tipo di gestione non è sempre consentita, se non vi trovate d’accordo è meglio sparire!

Lasciando la propaganda di El Presidente, (che io sostengo al 100%) Tropico 6 è uno dei giochi che più stavo aspettando dal 2015 quando uscì il quinto capitolo, una delle mie serie preferite, tanti anni fa giocavo a Tropico 2 Pirate Cove o Tropico Paradise Island.

Strategia, City Building, Politica e Storia mescolati insieme in un gameplay dinamico, divertente, vario e ricco di contenuti sulla falsa riga della Cuba della guerra fredda guidata da Fidel Castro guidiamo Tropico attraverso il futuro o il passato nei nostri schermi. In quest’ultimo capitolo annunciaoto durante la conferenza Sony (ormai anche gli strategici sbarcano su console, che mondo strano!) ci sono i ragazzi di Limbic Entertaiment insieme al publisher Kalypso, invece di Heamimont Games.

Molti penseranno che quel 6 faccia presagire qualcosa di già visto in passato, “la solità minestra riscaldata”, per alcuni lo è stato anche Tropico 5, ma per me no, tante novità e gameplay che migliora ad ogni capitolo, per questo ulteriore ci sono molte altre premesse, mappe più grandi, più isole collegabili con ponti, nuovo sistema politico e amministrativo, nuovo motore di gioco. A giudicare dal fantastico trailer in stile prettamente umoristico mi aspetto tanto e credo che non verrò deluso neanche questa volta! W Tropico, W El Presidente!

Assassin’s Creed Origins (PC, PS4, Xbox One)

Il nome dice tutto, la serie è ben conosciuta a livello mondiale, la storia degli assassini che vanno in giro per il mondo a proteggere la loro fratellanza segreta è sbarcata anche all’inizio di quest’anno al cinema.

Ubisoft, famosa software house francese, con Assassin’s Creed Origins vuole riportare il videogiocatore agli inizi della storia degli assassini, a come è nata la leggenda, sempre nei panni di un assassino ma questa volta tra le piramidi ed il deserto dell’antico Egitto, tra intrighi, assassini, ambientazioni mozzafiato, nuove modalità di gioco e nuove modalità di interazione.

Stiamo parlando di un open world è l’ambientazione non può essere che scenografica, molto vasta e ben ricostruita, a giudicare dalle prime immagini e dai video anche questa volta Ubisoft è riuscita nell’intento, dopo aver ambientato le sue storie in tutto il mondo e in tutte le epoche, dal Medio Oriente in pieno medioevo all’Italia rinascimentale, dall’America del Nord in piena guerra d’indipendenza alla Parigi della Rivoluzione Francese, dai Pirati dei Caraibi alla Londra dell’età industriale. Tanta storia e soprattutto tante storie.

Io mi sono fermato al secondo capitolo e mi sto accingendo a recuperare il terzo (come sempre indietro, molto indietro), devo essere sincero, sentivo sempre recensioni molto positive per la serie, specialmente per i primi due capitoli (veramente fantastici) ma all’inizio ero molto scettico, dopo averli presi in mano però mi sono dovuto ricredere, l’ambientazione, le storie e i personaggi sono i punti forti di questa serie, Assassin’s Creed Origins sarà sicuramente un’altro titolo da acquistare!

Far Cry 5 (PC, PS4, Xbox One)

Ho riniziato da poco a giocare la serie, avevo giocato il primo capitolo, abbandonato il secondo ed ora mi sto cimentando con il terzo , il primo se devo essere sincero non mi aveva apassionato particolarmente, il terzo capitolo invece non è malvagio, anzi, la storia sembra abbastanza coinvolgente. Rispetto ad una produzione Rockstar Games o a un Assassin’s Creed di alto livello c’è molta differenza ma si presenta bene.

All’E3 è stato presentato Far Cry 5, nuovo capitolo della serie, l’ambientazione Nord Americana in un paesello pieno di campagnoli armati fino ai denti è una buona premessa per iniziare una storia, a colpo d’occhio mi ricorda tanto la fantastica Serie TV Banshee quindi ci sono le basi per un buon titolo, intanto devo ancora riuscire a recuperare il quarto, mannaggia!

Age of Empires Remastered (PC)

La nostalgia delle vecchie glorie è veramente palpabile in casa Microsoft, quest’anno oltre alla presentazione della nuova e potente Xbox One X ed insieme a tantissimi altri giochi ha voluto fare un regalo a chi, come me, è cresciuto con dei videogiochi in cui si potevano contare letteralmente i Pixel sullo schermo.

Sviluppato a suo tempo da Microsoft Games Studios e i famosi ragazzi di Ensemble Studios sto parlando ovviamente dell’unico ed inimitabile strategico in tempo reale Age of Empires. Non saprei dire quante ore ho passato davanti al monitor del mio primo PC giocando a questo capolavoro, guidando tante civiltà dell’antichità, attraverso battaglie, costruzione di edifici, raccolta di risorse e diplomazia, devo dire di aver arricchito anche la mia conoscenza delle civiltà, la storia nel gioco non manca, anzi.

Microsoft questa volta ha deciso di riproporre una riedizione del primo capitolo, a differenza della remastered del secondo uscita recentemente, una remastered dal nome Definitive Edition che lascia intatto (giustamente) il gameplay originale ma migliora notevolmente l’aspetto visivo/grafico ed include tutte le espansioni uscite a suo tempo, molti si aspettavano un nuovo capitolo della serie, fermata al terzo capitolo, ma l’azienda di Bill Gates ha deciso di fare diversamente, che stia tastando il terreno per un prossimo capitolo? Intanto comunque ci teniamo impegnati con questo rinnovato Age of Empires, sono sicuro che sarà molto apprezzato dai fan di vecchia data.

Uncharted L’Eredità Perduta (PS4)

Finalmente posso parlare di Uncharted, erano anni che sentivo parlare di questa fantastica serie e non ero riuscito mai a metterci mano, dopo aver acquistato nel periodo natalizio scorso la PS4 e dopo aver acquistato la collectors edition comprendente i primi 3 capitoli della serie.

Uncharted L’Eredita Perduta è il nuovo capitolo, se vogliamo dirla tutta uno spin-off del filone narrativo dei capitoli precedenti, in questo infatti non avremmo più la possibilità di guidare il famoso Nathan Drake per le sue avventure spericolate nei posti più sperduti e inacessibili del mondo, ma ci sarà la bella Chloe Frazer come protagonista. Per chi ha giocato almeno il secondo capitolo come me, sappiamo bene di chi si sta parlando.

La serie all’inizio mi attirava ma non mi convinceva a pieno, dopo aver giocato i primi due capitoli però la storia si fa veramente interessante, divertente, piena di azione, colpi di scena e soprattutto tante sorprese, mi sono dovuto ricredere completamente e mi sono parecchio divertito. Nel gioco la narrativa, l’archeologia, la storia e l’avventura in senso stretto sono preponderanti e non ci si può aspettare diversamente da un videogame che ha preso molto dal cinema e da Indiana Jones, ma anche da Lara Croft con il suo Tomb Raider, questo cambio di personaggio (che per me rimane ancora un mistero) potrebbe far perdere qualcosa alla serie ma i ragazzi di Naughty Dog ci sanno fare, non mi preoccupo per niente.

Sea of Thieves (PC, Xbox One)

Un nuovo titolo (in realtà annunciato due anni fa) che mi fa tornare alla mente tanti ricordi, specialmente se si pensa a chi lo sta sviluppando, i ragazzi di Rare (non tutti, molti sono confluiti in Playtonic Games per fare Yooka-Laylee) hanno deciso di puntare su un titolo che Microsoft sta pubblicizando molto e che sarà uno dei titoli di punta della console Xbox, si tratta di un videogioco competitivo, cooperativo e multiplayer, da giocare sempre in compagnia, assente la componente in Single Player, di fatti la struttura di gioco per come è stata pensata si appresta al 100% alla cooperazione con amici o players dall’altra parte del mondo.

Il tema di Sea of Thieves è quello piratesco, si va in giro a fare le scorribande e cercare tesori con la propria nave, la propria ciurma e i propri pirati per il Mar dei Caraibi, il tutto condito con una simpatica grafica cartoon che si adatta bene al genere e da un bel tocco di originalità. Rare ha annunciato che si tratta del più grande gioco che abbiano mai costruito, io che ho avuto un rapporto stretto con la software house inglese, sin dal 1999, mi piace pensare che si siano ispirati anche al videogioco mai realizzato “Dream” che poi è diventato il famoso Banjo Kazooie per il Nintendo 64 che tanto ho amato, la storia di un ragazzo “Edison” che si fa strada crescendo tra i pirati tra mille avventure.

Nonostante non si tratti di Project Dream voglio dare fiducia al titolo, anche se raramente la do ad un titolo solo ed esclusivamente multiplayer. Considerando comunque tutta la struttura e la possibilità di collaborare per gestire la propria nave, le ricerche al tesoro, oppure per esempio andare all’arrembaggio con altre persone reali è una idea originale e che forse riuscirà anche ad avere un buon riscontro tra i videogiocatori, specialmente in ambito PC.

Kingdom Come Deliverance (PC, PS4, Xbox One)

Un videogioco annunciato all’E3 del 2015 molto particolare e molto affascinante, ambientato nel pieno dell’età medievale, tra signori feudali e battaglie campali. Il gameplay si baserà chiaramente su una struttura RPG ovvero (role-playing game) gioco di ruolo, in cui dobbiamo far accrescere il personaggio che useremo in game e aiutarlo a progredire e crescere di livello, un classico.

Ovviamente non mancheranno tantissime cose da fare che si baseranno alla piena vita medievale del periodo descritto, si potrà combattere, assaltare castelli, comandare addestrarsi, fare il fabbro, costruirsi oggetti, lavorare con la chimica, costruire, dialogare, andare a cavallo e tanto altro ancora, insomma un mondo in cui si può interagire e fare praticamente di tutto, ovviamente oltre che RPG rientra sicuramente anche nel genere open world, il mondo promesso è veramente vasto e soprattutto ben fatto e ricostruito ad arte, molto realistico, lo potrete vedere voi stessi dai trailer in game.

Da amante del mondo medievale e videogiocatore in passato di numerosi videogiochi a tema storico stavo aspettando un titolo simile, sono molto fiducioso!

www.kingdomcomerpg.com

Super Mario Odyssey (Nintendo Switch)

Nintendo quest’anno mi ha sorpreso in positivo, Super Mario Odyssey è davvero un ritorno alle origini, ed essendo cresciuto anzi nato praticamente con Super Mario 64 e la console Nintendo 64 non posso non avere voglia di comprarlo, i tempi però sono cambiati e le cartucce non sono più quelle di un tempo, tantomeno le console.

Oora c’è il Nintendo Switch, nuovissima piattaforma Made in Japan che fa del suo gioco mobile il suo punto forte, ma anche la componente casalinga è da tenere in considerazione. Ma il gioco ragazzi, che gioco, gameplay open world, tanti nuovi grandi mondi da esplorare, e nuove sfide, tutte basate sul modello del primo gioco in 3D di Mario del 1996 (tranquilli dovrete sempre salvare la principessa).

La mia “carriera” con Nintendo si è fermata agli anni 90, dopo come già descritto nella mia biografia mi sono dedicato al PC e ad altre console, e con altri tipi di giochi, ma il mondo Nintendo mi ha sempre affascinato e andava avanti, specialmente quello legato a Mario ed ai platform, sicuramente le chance che acquisti la Switch sono cresciute enormemente con la presentazione di questo titolo.

Crash Bandicoot N. Sane Trilogy (PS4)

E’ vero, forse sono un pò nostalgico ma vedere di nuovo Crash Bandicoot (il rapamele) sugli schermi è una cosa molto affascinante, specialmente se si parla di rivederlo sulle console di nuova generazione come la Playstation 4.

A suo tempo non ho giocato tutta la serie su PS1 ma devo dire che mi ha lasciato sempre un bel ricordo, un platform game sviluppato da Naughty Dog (creatori di Uncharted e The Last of US) molto divertente, carino e ben fatto, senza tante pretese ovviamente, si tratta pur sempre di una riedizione dei vecchi capitoli in alta definizione ma dare la possibilità ai nuovi giocatori è una cosa buona, il ritorno al passato a volte ripaga.

Call of Duty WWII – (PC, PS4, Xbox One)

Molti videogiocatori storceranno il naso, specialmente quelli più grandi come me ma il nuovo capitolo degli sparatutto bellici per eccellenza mi ha dato un pò di fiducia, il ritorno alla Seconda Guerra Mondiale, grazie ai ragazzi di Sledgehammer Games con focus sullo sbarco in Normandia dopo tanti, troppi capitoli ambientati nel futuro, con una trama assente e con un gameplay troppo fuori dagli schemi e irreale, sembra aver avuto successo tra le prime reazioni del pubblico.

Gli ultimi capitoli erano molto apprezzati dai videogiocatori più piccoli, più facili e “divertenti”, ma nonostante quello che si possa pensare le vendite stavano parecchio arrancando, mentre quelli come me cercavano una storia coinvolgente, reale, anche non accaduta purchè raccontata bene e con un gameplay che non ti permetesse di fare qualunque cosa, senza nessun senso.

Un ritorno al primo capitolo ambientato nella storia contemporanea ci voleva davvero, anche per far rivivere a tutti quei momenti, una storia alla Band of Brothers per restare sul tema, speriamo davvero che le premesse vengano ripagate.

A Way Out – (PC, PS4, Xbox One)

Un’altra sorpresa, questa volta targata Electronic Arts, non si sa moltissimo su questo videogame ma sicuramente la storia e la narrativa saranno preponderanti. Siamo in una prigione degli Stati Uniti e dobbiamo riuscire a far evadere i due nostri co-protagonisti da un carcere di massima sicurezza, per assicurare loro la soppravivenza, il tutto averrà con la collaborazione tra due player.

A Way Out infatti sarà giocabile solo ed esclusivamente con un’altra persona che collabora con noi per il raggiungimento degli obbiettivi. L’idea è molto originale, la storia sembra molto appassionante ma devo dire di aver storto un pò il naso quando ho sentito che esisteva solo una modalità, quella cooperativa.

Dispiace un pò visto che le premesse per un bel gioco, anche con una storia in single player c’erano tutte ma potrebbe essere un esperimento interessante, mi ha comunque incuriosito, vedremo.

In questo piccolo elenco mancano tantissime altri videogiochi molto interessanti, specialmente nel reparto Indie che ha davvero del talento da vendere ma ho voluto mettere i principali, perchè a mio parare sono una bella svolta a parte il ritorno di vecchie serie.

Il pensiero che il mercato dei videogiochi stesse prendendo una brutta piega non girava soltanto nella mia testa, ma in quella di tanti giocatori, desiderosi di vedere tante novità ma senza strafare troppo le meccaniche di gameplay a cui ci eravamo abituati.

In queste conferenze e in questa fiera dell’E3 ho visto che moltissime software house hanno cambiato rotta rispetto agli anni precedenti, vedo un atteggiamento diverso all’approccio dei videogiocatori, ed è meglio così, visto che al mondo non esistono solo giocatori “giovani” che desiderano solamente “divertirsi” con qualche gioco mobile sullo smartphone, il mondo ha bisogno di nuove storie e nuove avventure.

E voi cosa ne pensate? La fiera di quest’anno vi è piaciuta? Quali videogiochi hanno attirato la Vostra attenzione?

Scritto da: 

Fabio, classe 1993, Nerd fino al midollo, cresciuto tra videogame, computer, e apparecchi elettronici, sempre alla ricerca di novità in campo digitale. Diplomato come Perito Informatico e Programmatore, lavoro nel campo ICT e ho una certa esperienza nel mondo della tecnologia, dell’informatica e delle telecomunicazioni.

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