Annunciato all’inizio di questo mese, il Tyrrehenian Link, è proprio quello che sembra, un collegamento nel bel mezzo del Mar Tirreno, che vedrà collegarsi sotto il proffilo energetico ed elettrico, la Sardegna con la Sicilia e la Campania, come? Un cavo sottomarino ovviamente, anzi doppio!
Qua su Sardegna Digital abbiamo più volte parlato dei cavi sottomarini dedicati alle comunicazioni e alle telecomunicazioni in fibra ottica per portare connettività da e per l’isola, ma in questo caso parliamo di una infrastruttura di ben 950 chilometri capace di una potenza di 1000 MW, per intenderci la potenza necessaria ad alimentare circa 1 Milione di abitazioni, ma il tutto verrà fatto per migliorare la capacità di scambio elettrico, favorire lo sviluppo delle fonti rinnovabili e l’affidabilità della rete energetica globale, oltre che quella italiana.
L’opera come potete vedere dalla mappa qui sotto è abbastanza imponente, è stata voluta da Terna, società leader in campo elettrico in Italia, gemella di Enel, che vuole far fruttare la produzione di energia elettrica, specialmente quella da fonti rinnovabili e poterla trasportare a dovere e con efficenza tra la penisola e le isole maggiori.
Nelle tre Regioni Italiane coinvolte nel progetto c’è una forte propensione alla produzione di energia elettrica con l’utilizzo di fonti rinnovabili (solare, eolico, idroelettrico, ecc.) che sono in costante aumento,
Il Tyrrhenian Link migliorerà la capacità di scambio elettrico tra le Regioni e quindi si potranno utilizzare al meglio i flussi di energia da fonti rinnovabili favorendone lo sviluppo, inoltre si rafforzerà la stabilità e la sicurezza di rete, si favorirà lo sviluppo delle fonti rinnovabili e si aumenterà la concorrenzialità dei produttori sul mercato elettrico, favorendo così allo stesso tempo gli utenti sulle bollette.
Il Ministero della Transizione Ecologica l’avvio formale del procedimento autorizzativo del “Tyrrhenian Link – Ramo Est”, la tratta dell’elettrodotto sottomarino che collega Campania e Sicilia.
Il progetto complessivo prevede due tratte: quella EST dalla Sicilia alla penisola e la OVEST dalla Sicilia alla Sardegna. La tratta EST è lunga circa 480 chilometri, unisce l’approdo di Fiumetorto nel comune di Termini Imerese, in Sicilia, all’approdo di Torre Tuscia Magazzeno a Battipaglia, in Campania. La tratta OVEST è lunga circa 470 chilometri, e collega l’approdo di Fiumetorto a quello di Terra Mala, in Sardegna.
L’approdo dei cavi marini sarà realizzato con la tecnica Horizontal Directional Drilling (HDD), una trivellazione rettilinea che evita scavi a cielo aperto sulle spiagge.
Dall’approdo di Terra Mala i cavi interrati invisibili percorreranno prevalentemente strade già esistenti, per circa 31 chilometri, lasciando inalterati ambiente e paesaggio.
L’inserimento nella Rete di trasmissione nazionale sarà reso possibile attraverso una stazione di conversione da corrente continua in corrente alternata e una stazione di smistamento con brevi raccordi aerei a linee esistenti. Entrambe le stazioni saranno realizzate in aree vicine alla stazione elettrica di Selargius.
Il Tyrrhenian Link sarà operativo nella sua interezza nel 2028, ma il primo cavo – quello relativo alla tratta est – sarà operativo già a partire dalla fine del 2025.
Nel sito ufficiale di Terna potete trovare maggiori dettagli sul progetto.
Fonte: Terna