Un Gazebo per il servizio pubblico

Oggi vi parlo di televisione, però non vi preoccupate, non vi annoiero con i soliti programmi o la tv “spazzatura” che dilaga ultimamente nel nostro panorama televisivo, ne parlerò solo in parte e farò un altro approfondimento su questo.

Il tema di oggi è Gazebo, una trasmissione televisiva molto particolare che seguo con molto piacere e che volevo condividere con voi, molti sicuramente la conoscono o ne hanno sentito parlare, o forse no? In onda su Rai 3 in tarda serata, attualmente il Giovedì e Domenica sera, ma ora partiamo dal principio.

La televisione italiana è formata da molte facce e da molti programmi, si è trasformata moltissime volte dagli anni 50′, anni in cui è praticamente nata la RAI (RadioTelevisione Italiana, la prima a trasmettere) e il servizio pubblico nazionale. In questi 50 anni ne sono successe di cose in tutto il settore, negli anni 70-80 infatti tra i tanti cambiamenti culturali e tecnologici il monopolio riservato allo Stato è terminato, un pò bruscamente ma ha dato spazio anche ai privati e alle loro emittenti, sia Radio che Televisive, moltissime locali ma anche vere e proprie aziende nazionali e oggi internazionali come Mediaset.

Ray Way

Oggi la televisione comprende moltissime emittenti anche se la maggior parte rimangono piccole, il duo come molti sanno però è quello “classico” formato dalla RAI e Mediaset, e con l’avvento del Digitale Terrestre nel 2008 il panorama si è diversificato notevalmente e si sono affermate altre aziende, anche a pagamento come Sky ma anche La7 e emittenti locali che vivono di sola pubblicità vedendo crescere i loro ascolti.

Spesso la TV odierna è criticata, sia nei programmi che vengono prodotti e trasmessi ma anche e soprattutto nella parte che riguarda il servizio pubblico o spesso da chi non ritiene giusto pagare il “Canone” Rai (che non è propriamente un canone ma un’imposta sul possesso di apparecchio radio-televisivo) per il servizio pubblico, molti ritengono ingiusta questa tassa e gli stessi apprezzano molto di più il settore privato come le reti Mediaset ma anche quello a pagamento “non obbligatorio” come Sky, TIM Vision o altri servizi on-demand.

Le due parti, pubblico e privato si distinguono e hanno delle peculiarità, anche se ultimamente bisogna dirlo, questa differenza a mio parere si sta assotigliando in certe situazioni. La parte pubblica oggi con la Rai è molto diversificata e sono presenti molti più canali oltre a Rai 1, 2 e 3, ora ci sono Rai 4 e altri canali non generalisti dedicati esclusivamente a educazione come Rai Scuola, cultura su Rai 5, Rai Storia, Rai News con notizie 24h su 24h, alcuni canali per i più piccoli come Ray YoYo e via di questo passo.

In linea di massima il servizio pubblico è sempre stato caratterizzato da molta più cultura e informazione e meno “intrattenimento” banale e volgare, nel privato invece questo tipo di visione è accettato e anzi ben veduto dei telespettatori nostrani, chi non vorrebbe vedere la sana e gioiosa tv spazzatura senza senza nulla da offrire se non tette, ignoranza, disinformazione, divertimento banale, volgarità di ogni genere e falsità? Giusto? Per di più “gratis”? Le reti Mediaset se pur non del tutto rientrano perfettamente in quest’ottica, un mix di programmi per lo più di intrattenimento che hanno poco da offrire culturalmente, educativamente e anche nell’informazione (quella giusta, senza disinformazione e sincera), più volte quasi tutti i canali sono stati criticati duramente per scarsa qualità, banalità e trasmissioni poco edificanti.

Ultimamente però ci sono delle eccezzioni anche nel pubblco, un esempio? I talk show che trattano temi di attualità e politica che si sono affermati negli ultimi anni, un’altro mix di disinformazione e polemiche continue che non portano a niente, fortunatamente sembrano andare in declino, anche di questo parlerò in un’altra occasione.

Ora, tornando al pubblico e tornando all’inizio del discorso c’è da dire che nel degrado generale della tv fortunatamente ci sono anche iniziative positive e piacevoli, Gazebo è una trasmissione che rientra in questa categoria, vi spiegherò perchè.

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Non è come tutti gli altri programmi o talk show, ma possiamo definirla una trasmissione di intrattenimento, divulgazione e informazione, in linea generale però, perchè come già detto è molto particolare ed in ogni puntata (ad oggi siamo alla numero 52 della quarta edizione) Zoro e la sua squadra raccontano con ironia ma anche con serietà i fatti di attualità, prevalentemente che riguardano politica italiana ed estera, lavoro, temi sociali, giornalismo e grandi avvenimenti interesse nazionale.

Il programma è sempre divertente e non annoia mai, è molto vario e riesce ad affrontare i temi (talvolta anche molto seri, come quello recente dell’Immigrazione) in modo molto originale senza mai cadere nella banalità o nella solita minestra riscaldata e rimane sempre neutrale senza essere di parte, in controtendenza con altre trasmissioni generaliste, se lo conoscete sapete di cosa parlo, è unico. Per i temi e per tutta la durata la trasmissione si muove e viaggia soprattutto insieme ai Social Network e gli #hashtag con il mondo di Twitter (io mi sono iscritto proprio per interagire con il programma), dove riscuote molto successo e in quasi ogni puntata c’è una #SocialTopTen che riprende in una classifica le frasi più divertenti di politici e personalità famose.

Di solitò non ci sono ospiti particolari se non cantanti e musicisti da tutte le parti del mondo che aprono l’anteprima o che riguardano i reportage.

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Diego Bianchi in arte “Zoro”

Non se ne sente la mancanza, infatti il bravissimo e talentuoso conduttore Zoro non è solo e durante i reportage in giro per Roma, in Italia e nel mondo mostrati in ogni puntata ha un’intera squadra a supporto, che è composta dal giornalista e autore Andrea Salerno, Antonio Sofi, due giornalisti/opinionisti, Marco Damilano e Francesca Schianchi che introgunono il tema della serata e aprono con il #momentospiegone, Marco Dambrosio in arte Makkox il bravo fumettista o disegnatore “ufficiale” della trasmissione, il divertente Mirko Matteucci in arte Miss0uri4, Roberto Angelini e Giovanni di Cosimo i maestri che guidano l’orchestra musicale e tanti altri ragazzi fantastici tra cui Pierfrancesco Citriniti, David Allegranti e Marco “Ras Santo” e ovviamente tutti gli operatori dietro le quinte.

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Missouri4 – Zoro – Makkox

Questo mix di talenti riuniti in un unico programma televisivo riesce sempre a stupire, un’altra cosa che mi piace particolarmente è che viene tutto realizzato avendo pochi strumenti a disposizione, spesso e volentieri il web ed una telecamera bastano per avere una panoramica approfondita sui fatti di attualità e non, specialmente se chi li usa lo fa con professionalità e serietà, molto più in alto della media televisiva. Un tema recente come quello dell’immigrazione viene ripreso più volte e viene raccontato sia in chiave ironica ma allo stesso tempo molto serio e si riesce a cogliere ogni diversa fase seguendo le vicende passo dopo passo con gli stessi occhi dei protagonisti, gli immigrati appunto.

Il 13 Novembre 2015 infatti al programma e a Diego Bianchi è stato conferito il premio CILD per le libertà civili, con la seguente motivazione:

A differenza di tutti i talk show, ha raccontato ad esempio buone e cattive prassi nell’accoglienza dei profughi. Con toni allegri, ironici e serissimi allo stesso tempo, è riuscita a raccontare diverse fasi dell’emergenza migranti.

Considerazioni finali

In confronto a programmi di “alto” calibro può sembrare un progetto piccolo e relegato (purtroppo) sempre in seconda serata ma supera sicuramente di gran lunga molti “concorrenti” (se ne ha), e c’è da dire che difficilmente riesco a trovare un altro esempio, per questo ho deciso di dare questo contributo a Gazebo nel mio blog.

Un consiglio? Seguitelo su Twitter, su Rai 3 e anche in differita su Rai.tv ma non perdetevelo!

Siate ottimisti!

Scritto da: 

Fabio, classe 1993, Nerd fino al midollo, cresciuto tra videogame, computer, e apparecchi elettronici, sempre alla ricerca di novità in campo digitale. Diplomato come Perito Informatico e Programmatore, lavoro nel campo ICT e ho una certa esperienza nel mondo della tecnologia, dell’informatica e delle telecomunicazioni.

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