Tempo fa abbiamo parlato quanto sia importante e fondamentale per la Protezione Civile comunicare bene ed utilizzare le ultime tecnologie disponibili per poter operare al meglio ed essere il più efficaci possibili quando si interviene in zone ad alto rischio o dove sono successe calamità naturali o catastrofi.
Come in un evento come quello del 2022 in cui è stato fondamentale avere delle buone comunicazioni e dei buoni strumenti per combattere le fiamme sul Montiferru.
In questi giorni la Regione Sardegna e la Protezione Civile Sardegna hanno annunciato un’altro strumento innovativo e di attualità per la lotta agli incendi, la stagione più brutta si avvicina e fa piacere sapere che si utilizzano nuove strumentazioni e nuove tecniche per combattere la piaga della Sardegna in estate, l’incendio boschivo.
Stiamo parlando dei Droni, dispositivi che compongono già la flotta operativa della Protezione Civile. Appartengono a diverse tipologie d’utilizzo anche quelle per l’utilizzo in volo notturno e saranno presto operativi per essere utilizzati per la prevenzione e il contrasto agli incendi estivi.
Abbiamo visto che i droni vengono già usati in molteplici settori, dallo svago all’agricoltura, passando per le aziende, ecc. Specie nel salvamento e nel controllo del territorio sono molto utili perchè consentono di raggiungere delle aree in maniera molto ravvicinata e diretta, consentendo all’operatore di arrivare anche in posti angusti e dove l’utilizzo di elicotteri o altri mezzi potrebbe essere proibitivo.
La Protezione Civile della Sardegna utilizza Droni Professionali ad alte capacità
All’Aeroporto di Tortolì si sono tenute le prove dei nuovi droni, in tutto 16, non sono state rilasciate informazioni ufficiali su questi dispositivi ma dai video riusciamo a capire che sono stati acquistati i modelli della DJI della Matrice 30 Series e 300 Series, dei droni creati appositamente da uno dei produttori più famosi del mondo proprio per operare in zone pericolose o in condizioni estreme, quali per esempio, pioggia, acqua, ghiaccio, alte temperature, alta umidità e temperature che partono dai – 20 °C ai + 50 °C.
I DJI Matrice 30 hanno dei sensori all’avanguardia per i luoghi impervi e elevate performance di connessione remota per il controllo dall’operatore, oltre a fotocamere ad alte risoluzioni, con ad esempio anche dei sensori ad infrarossi. Come ci dice la pagina ufficiale del prodotto viene usato principalmente per operare sulla mappatura e controllo del territorio quindi è stata davvero una ottima scelta a parer nostro.
All’evento a Tortolì erano presenti l’Assessore all’Ambiente Marco Porcu, era presente anche il direttore generale della Protezione Civile della Regione Sardegna, Antonio Pasquale Belloi.
L’Assessore all’Ambiente Marco Porcu:
“La Protezione Civile sta completando il corso per l’utilizzo dei droni, all’aeroporto di Tortolì si stanno effettuando le ultime verifiche. Abbiamo deciso di istituire un nucleo, in questo momento con sede a Nuoro, dove avevamo già degli operatori formati con i quali formeremo delle squadre da dislocare su tutto il territorio regionale per l’utilizzo dei droni. I mezzi e la tecnologia ci serviranno per controllare il territorio, intervenire in fase di elevato rischio, sia di incendio che altre situazioni di crisi, anche per la ricerca di dispersi. Questo naturalmente ci consentirà di ottimizzare le forze e i tempi di intervento della struttura di Protezione Civile sul territorio per raggiungere quanto prima obbiettivi più performanti.“
Il direttore generale della Protezione Civile della Regione Sardegna, Antonio Pasquale Belloi:
“In questo momento noi abbiamo già tre operatori formati nel servizio territoriale di Nuoro e il corso che stanno concludendo in questi giorni occupa altri 40 operatori di Protezione Civile che saranno centralizzati nella Direzione generale e poi, via via dislocati sull’intero territorio regionale. Acquisteremo anche ulteriori mezzi oltre a quelli già arrivati che avranno delle caratteristiche importanti, in particolare per quanto riguarda l’autonomia di servizio, con oltre un’ora di volo ininterrotto che ci potrà consentire di intervenire su più scenari di rischio differenti, ha concluso l’esponente della Giunta Solinas.”
La campagna antincendio, partita il primo giugno scorso vede così in campo, con la flotta operativa dei droni, oltre 9000 persone tra Corpo forestale, Forestas, Protezione civile, Vigili del fuoco, volontari e barracelli, più di 1000 mezzi terrestri e diversi mezzi aerei posizionati nel territorio.