IT-Alert: allerta per gravi emergenze, il 30 Giugno test della Protezione Civile in Sardegna

Il 30 Giugno tutti i Sardi ma non solo, anche Toscani e Siciliani riceveranno un messaggio o sms di allerta pubblico sul proprio cellulare per una grave emergenza in corso, ma fortunatamente sarà solo un test della Protezione Civile.

Questo test permetterà alla Protezione Civile di avviare un sistema molto utile per poter avvisare in tempo reale e con maggiore efficacia la popolazione coinvolta in uno stato o regione particolare di un pericolo in caso di grave emergenza o catastrofe in corso e adottare gli opportuni accorgimenti per salvaguardare l’incolumità delle persone.

Il test e il relativo sistema sono stati avviati dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Direttiva del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare del 7 febbraio 2023 “Allertamento di protezione civile e sistema di allarme pubblico IT-Alert”.

Il testo aggiorna la precedente Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 ottobre 2020 per allinearla alle modifiche introdotte al Codice delle comunicazioni elettroniche dal decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 207.

La Direttiva, nello specifico, disciplina l’utilizzo del sistema di allarme pubblico IT-Alert per le sole attività di protezione civile, estendendo il periodo di sperimentazione attualmente in corso, fino al 13 febbraio 2024.

Come funziona un SMS di allerta pubblico?

IT-Alert, così viene chiamato il nuovo sistema (qua il portale ufficiale ancora in fase di test) è il sistema di allarme pubblico che verrà attivato dalla Protezione Civile nei casi di gravi emergenze e catastrofi imminenti o in corso.

Le tipologie di rischio che vengono, al momento, previste dalla Direttiva ai fini dell’utilizzo di IT-Alert sono le seguenti:

  • maremoto generato da un sisma;
  • collasso di una grande diga;
  • attività vulcanica, relativamente ai vulcani Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano e Stromboli;
  • incidenti nucleari o situazione di emergenza radiologica;
  • incidenti rilevanti in stabilimenti soggetti al decreto legislativo 26 giugno 2015, n. 105;
  • precipitazioni intense.

Il sistema quasi del tutto automatizzato viene operato in collaborazione con gli operatori di telefonia, IT-Alert utilizzando infatti l’invio di SMS funziona solamente abbinato ad un numero di telefono che viene agganciato ad una determinata cella in una area geografica ben distinta, come la Sardegna ad esempio.

I messaggi IT-alert viaggiano infatti attraverso la funzionalità “Cell-broadcast“, ogni dispositivo mobile connesso alle celle delle reti degli operatori di telefonia mobile, se acceso, può ricevere un messaggio “IT-alert”. Grazie alla tecnologia cell-broadcast i messaggi IT-alert possono essere inviati all’interno di un gruppo di celle telefoniche geograficamente vicine, capaci di delimitare un’area il più possibile corrispondente a quella interessata dall’emergenza.

La funzione del cell-broadcast è molto importante perchè funziona anche in casi di campo limitato o in casi di saturazione della banda telefonica.

I dispositivi e telefoni cellulari non ricevono i messaggi IT-alert se sono spenti o se privi di campo e potrebbero non suonare se con suoneria mutata.

Non è necessario scaricare alcuna App per ricevere i messaggi IT-alert, in alcuni casi potrebbe essere necessaria una preventiva verifica della configurazione del dispositivo come nel caso sia stato effettuato il ripristino di un back-up o se si sta utilizzando una vecchia versione del sistema operativo.

I messaggi di allerta verranno denominati “Messaggi IT-Alert” nel periodo di sperimentazione, per ogni tipologia di rischio saranno predisposte e adottate indicazioni operative, condivise tra le diverse componenti del Servizio nazionale della protezione civile, che contengano, tra l’altro, per ciascuno degli scenari di rischio previsti, obiettivi, modalità di invio, area da allertare e contenuti del messaggio IT-Alert. Sempre durante il periodo di sperimentazione, è previsto che vengano avviate campagne di informazione, sia per le amministrazioni sia per i cittadini, per spiegare scopi e funzionamento e segnalare anche i limiti di IT-Alert per le attività di protezione civile.

È definito, inoltre, che, per valutare tecnicamente gli esiti della sperimentazione e la possibilità del passaggio all’operatività del sistema, il Dipartimento della protezione civile proceda al confronto con gli Enti territoriali coinvolti nella specifica attività, con gli operatori di telefonia, e con il settore della Commissione per la previsione e la prevenzione dei grandi rischi competente per la tipologia di rischio oggetto della fase della sperimentazione svolta.

Il sistema di allerta tramite messaggio su cellulare non si sostituirà al Servizio Nazionale della protezione civile già jn essere e alle modalità di informazione e comunicazione già previste dalla normativa vigente, l’informazione anche attraverso i canali tradizionali resterà per informare la popolazione allo scopo di favorire l’adozione delle misure di autoprotezione in rapporto alla specifica tipologia di rischio e al contesto di riferimento.

Questo era un avviso del 2022 per le Regioni di Calabria e Sicilia per la simulazione di un terremoto sullo stretto di Messina.

L’allerta in tempo reale si affianca ai sistemi di allarme già esistenti e l’obbiettivo è finalizzato, rispetto a un determinato evento avvenuto o imminente, a consentire la diramazione rapida dei primi avvisi e delle prime informazioni in modo più capillare.

In altri paesi come ad esempio gli Stati Uniti d’America questi sistemi non sono nuovi e venivano adottati già decine di anni fa, ad esempio passando gli allarmi per uragani o altre catastrofi per la TV via cavo o il satellitare.

Normativa di riferimento e fonti:

Scritto da: 

Fabio, classe 1993, Nerd fino al midollo, cresciuto tra videogame, computer, e apparecchi elettronici, sempre alla ricerca di novità in campo digitale. Diplomato come Perito Informatico e Programmatore, lavoro nel campo ICT e ho una certa esperienza nel mondo della tecnologia, dell’informatica e delle telecomunicazioni.

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